20 aprile 2008

Accontentavi di Armageddon

A ingrossare la lista di sciagure profetizzate dagli amanti del catastrofismo, periodicamente si riaffaccia il rischio che qualche asteroide sia in rotta di collisione imminente con il nostro pianeta. Va detto che, al contrario di tanti altri allarmi ingiustificati, questo una base scientifica ce l'ha. Nel sistema solare ci sono migliaia di piccoli ammassi rocciosi (i cosiddetti "corpi minori", rimasti in giro dopo la formazione dei pianeti) di cui è difficile rivelare la presenza e calcolare le traiettorie. Ci sono prove documentate che oggetti di questo tipo abbiano colpito la Terra più volte in passato (un esempio ben noto è l'impatto che sessantacinque milioni di anni fa con ogni probabilità contribuì all'estinzione di massa del Cretaceo-Terziario e alla scomparsa dei dinosauri). Quindi, è sempre bene tenere occhi e telescopi puntati in alto per controllare la situazione. Fino a oggi, comunque, l'unico asteroide noto che abbia dato qualche piccolo motivo di preoccupazione è Apophis, un sasso di circa 300 metri che passerà dalle parti della Terra nel 2029 e poi nel 2036: abbastanza vicino da raccomandare di tenere sotto controllo la situazione, ma non tanto da creare allarmi reali. E infatti il rischio di impatto è classificato al livello 0 della scala di Torino (ovvero: rischio di impatto nullo o talmente piccolo da essere trascurabile).

Detto questo, la notizia che un ragazzino tedesco, partecipando a una competizione scientifica, avrebbe ricalcolato il rischio di impatto di Apophis correggendo al rialzo le stime della NASA, è una bufala bella e buona. (Qui c'è la pagina della NASA con le stime aggiornate. Se guardate in fondo all'articolo c'è una nota che smonta la faccenda.)
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