Confesso di avere qualche difficoltà con gli
Ig Nobel, ovvero quei premi istituiti nell'ormai lontano 1991 dalla rivista scientifico-umoristica
Annals of Improbable Research e assegnati ogni anno a ricerche scientifiche che dovrebbero, secondo gli ideatori, "prima far ridere la gente e poi farla pensare". Quando si avvicina il momento dell'annuncio dei vincitori comincio a avvertire un senso di fastidio per il tono che - lo so già - avranno molti degli articoli e dei servizi che commenteranno la notizia. (
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