6 ottobre 2009

I Nobel per la fisica 2009

Fedele alla regola non scritta che prevede un'alternanza tra lavori molto teorici e lavori con applicazioni pratiche, quest'anno l'Accademia delle Scienze svedese ha deciso di premiare due scoperte che hanno ricadute evidenti nelle società tecnologiche: le fibre ottiche e i CCD (charged-coupled device). Le prime, come tutti sanno, vengono usate per trasmettere dati digitali ad alti velocità. I CCD hanno invece cambiato completamente la fotografia, permettendo il passaggio dalla pellicola al digitale. La macchina digitale del vostro telefonino ha al suo interno un CCD, e le righe che sto scrivendo forse potete leggerle anche grazie alle connessioni a fibra ottica.

La cosa bella, secondo me, è che quelle premiate quest'anno sono due scoperte che hanno cambiato in modo tangibile la vita della maggior parte di noi, ma che allo stesso tempo hanno avuto conseguenze straordinarie nella ricerca scientifica di punta. L'astronomia, ormai, non usa più da molto tempo lastre fotografiche: ogni volta che guardate un'immagine dello spazio profondo presa dall'Hubble Space Telescope, ad esempio, lo fate grazie all'esistenza di CCD sensibilissimi, in grado di catturare fotoni con un'efficienza impensabile per le vecchie emulsioni su pellicola. E il fatto di poter trasferire queste immagini velocemente in posti del mondo lontanissimi, perché possano essere analizzate da altri astronomi o semplicemente ammirate dagli appassionati, è possibile anche grazie ai collegamenti a fibra ottica.

Insomma, una premio che unisce fisica applicata, astronomia, e tecnologia. Ottima scelta.
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