10 settembre 2008

Non ci avevate mica creduto, no?

Vabbene. Ma adesso che la fine del mondo non c'è stata, vogliamo provare a capire a cosa serve davvero quell'affare a forma di anello che sta lì sepolto a Ginevra (a parte scatenare la più ingiustificata ondata di panico dal millennium bug ad oggi)?

Si dice spesso che far sbattere tra loro particelle ad altissima energia è un po' come rompere un giocattolo per vedere com'è fatto dentro. La cosa principale che i fisici sperano di afferrare quando saranno analizzati i prodotti delle collisioni tra protoni all'LHC è il bosone di Higgs, una particella che è stata (infelicemente) ribattezzata la "particella di Dio" dal premio Nobel Leon Lederman. Il motivo del soprannome è che, secondo il modello standard della fisica delle particelle, il bosone di Higgs sarebbe responsabile del fatto che la materia ha una massa. In effetti, quando si scrivono le equazioni che descrivono in modo unificato tre delle quattro interazioni fondamentali (quella elettromagnetica e le due interazioni nucleari, la forte e la debole; per la gravità il discorso è diverso) si ottengono risultati che sono in perfetto accordo con le misurazioni, tranne che per il fatto che le particelle previste dal modello non hanno una massa.

Il meccanismo teorico che i fisici hanno escogitato per risolvere questa incompletezza del modello standard è proprio quello di ipotizzare l'esistenza del bosone di Higgs. In pratica, le particelle che avvertono l'interazione con il bosone di Higgs acquistano una massa, mentre le altre ne restano prive. Finora, la particella di Dio è riuscita a sfuggire a tutti i tentativi di rivelarla. LHC dovrebbe però avere l'energia giusta per risolvere la questione: se l'Higgs c'è, ed è come i fisici si aspettano che sia, LHC dovrebbe trovarlo. (Ma c'è anche chi pensa che tutto sarebbe molto più eccitante - nuova fisica, nuovi enigmi da risolvere - se LHC non trovasse l'Higgs. Ad esempio, Stephen Hawking, che sembra avere il vizio dell'azzardo, ha appena scommesso 100 dollari che le cose andranno proprio così.)

E poi, LHC potrebbe darci qualche indizio su cos'è la materia oscura (se capitate spesso da queste parti sapete che è uno dei grossi misteri della cosmologia), o sul perché siamo fatti di materia invece che di antimateria (di questo prima o poi ne riparleremo), o persino trovare tracce dell'esistenza di altre dimensioni dello spazio rispetto alle tre che conosciamo.

Ma soprattutto, LHC potrebbe sorprenderci con qualcosa che non avevamo immaginato, che in fondo, sotto sotto, è qualcosa che ogni essere umano (non solo Hawking) un po' si augura sempre. Non la fine del mondo, ma un nuovo inizio.
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