21 settembre 2007
Difficile da discernere
Pochi mesi fa la NASA annunciò con un certo clamore la possibile presenza di tracce di acqua liquida sulla superficie marziana. Nell'ultimo numero di Science, nuove analisi condotte su immagini ad alta risoluzione concludono che per ora non c'è niente che confermi davvero la presenza di acqua, e che le stesse tracce potrebbero essere state prodotte semplicemente da detriti asciutti. È un altro esempio dell'estrema cautela con cui vanno maneggiate le conclusioni di indagini scientifiche soggette a forti incertezze. Mi ha colpito che l'editoriale di Science usi praticamente la stessa scelta di vocaboli ("difficult to discern", difficile da discernere) usata recentemente dai climatologi italiani a proposito dei cambiamenti irreversibili del clima.