26 marzo 2011

Ancora una cosa

Un chiarimento per quanti arrivano da queste parti dopo i post dei giorni scorsi, e mi chiedono notizie aggiornate sulla situazione a Fukushima: io non ho notizie dirette, o diverse da quelle che avete voi. Leggo gli stessi giornali, vedo gli stessi servizi alla televisione e, soprattutto, cerco di leggere su internet la stampa internazionale e giapponese (in inglese), o i blog di persone sul posto, o resoconti ufficiali tecnicamente accurati, come quelli che si trovano su questo portale. E sono — al netto degli allarmismi isterici e delle grossolane imprecisioni — molto preoccupato per quello che leggo o sento, come è ovvio che sia. È evidente che la situazione nei reattori è molto seria e non ancora risolta, e che ci vorrà tempo prima che sia tecnicamente possibile avere una parola definitiva sull'entità dei danni e della contaminazione, e sulle loro cause.

Questa non è un'agenzia di stampa. È un blog che prova a spiegare un po' di scienza, e — mi ripeto — se ho scritto qualcosa sul nucleare è solo perché, in un momento di grande confusione, mi sembrava che ci fosse bisogno di strumenti per capire. E continuerò a farlo, se mi sembrerà di poter spiegare la scienza meglio di come la vedrò spiegata altrove.

Ma intanto spero solo, come tutti, che il Giappone possa riprendersi prima e meglio possibile da questa crisi. Che è l'unica cosa che conta davvero.
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