Mentre scrivevo l'articolo di ieri per il Post, pensavo a una cosa che, lì per lì, non ho avuto tempo di approfondire. Mi è tornato in mente che, quando ero a Berkeley, a pochi metri dal mio ufficio c'era Rich Muller, che è uno degli ideatori della teoria di Nemesis.
Muller era stato studente del premio Nobel Luis Alvarez, che, tra le altre cose, è quello che ha scoperto la causa dell'estinzione di massa avvenuta tra il Cretaceo e il Terziario: quella dei dinosauri, per capirci. La teoria di Alvarez — supportata prima dal ritrovamento nei pressi di Gubbio di strati argillosi che mostravano forti segni di shock e una presenza anomala di iridio, e successivamente dalla scoperta del cratere di Chicxulub, semisepolto dal mare, dalle parti della penisola dello Yucatan — era che i dinosauri si fossero estinti in seguito al cataclisma globale provocato dall'impatto di un asteroide di diversi chilometri di diametro. Oggi, questa ipotesi è quella comunemente accettata.
Ma quella dei dinosauri, sebbene eclatante, non è stata l'unica estinzione di massa avvenuta sulla Terra. Negli anni Ottanta, venne fuori un lavoro di due paleontologi (Raup e Sepkoski) che, analizzando i fossili, segnalava la presenza di periodicità nelle estinzioni degli ultimi duecentocinquanta milioni di anni. L'intervallo medio tra le estinzioni sembrava essere regolare, tra venti e trenta milioni di anni. Partendo da questi dati, Muller, ipotizzò che ognuno di questi eventi fosse stato causato da un impatto con un asteroide o con una cometa. E, per spiegarne la regolarità, immaginò che dalle parti della nube di Oort (il magazzino delle comete del sistema solare) ci fosse una compagna del Sole, una stella bruna che, perturbando a cadenze fisse le orbite delle comete, facesse aumentare le probabilità che una di esse colpisse il nostro pianeta. Muller chiamò Nemesis questa compagna del Sole mai osservata.
La teoria non ha mai preso piede. Per perturbare la nube di Oort abbastanza da spiegare le estinzioni di massa, l'orbita di Nemesis dovrebbe essere troppo instabile. Non credo che nessuno, oggi, a parte forse Muller, la trovi un'ipotesi soddisfacente.
Ecco, mi chiedevo ieri: ma questa cosa di Tyche, in fondo, non è quasi identica a Nemesis? C'è una relazione tra le due ipotesi? In effetti, uno dei due "ideatori" di Tyche, Whitmire, era giunto negli anni Ottanta alle stesse conclusioni di Muller. Anzi, nel 1984, la teoria di Nemesis era stata presentata su Nature in due articoli separati, ma sullo stesso numero, dal gruppo di Muller e da quello di Whitmire. Però, nel frattempo, Whitmire ha corretto la sua ipotesi iniziale. In pratica, Tyche non è che una versione riveduta di Nemesis. Ovvero, è Nemesis con un'orbita diversa, più stabile, e per questo non in grado di spiegare le estinzioni di massa.
E in fondo, sarebbe bastato conoscere meglio la mitologia greca per capire l'inghippo: Tyche è la sorella buona di Nemesis.