Io vado matto per i
bias cognitivi, quei meccanismi mentali che ci fanno credere di sapere cose che non sappiamo o ci fanno prendere decisioni sbagliate illudendoci che siano giuste. Sono talmente tanti e talmente bizzarri che uno, dopo che li conosce, è portato a essere molto meno tronfio a proposito del funzionamento di quel pur meraviglioso chilo e mezzo di roba che ha nella scatola cranica. Alcuni esempi famosi sono la fallacia dello scommettitore (quella cosa che spinge a puntare sui numeri ritardatari nel lotto) o il
confirmation bias (quello per cui la gente tende a selezionare solo l'informazione che conferma le proprie ipotesi preconcette). Tra i miei preferiti in assoluto c'è l'effetto Dunning-Kruger. È una cosa diabolica: meno le persone sono competenti, più pensano di saperla lunga (come corollario, i loro argomenti suonano spesso più convincenti). Più sono esperte, invece, più sono inclini a cogliere i difetti dei propri argomenti (e quindi sembrano anche meno sicure della propria opinione). È l'effetto che ha portato Bertrand Russell a dire:
"Nel mondo moderno, gli stupidi sono pieni di sé, e gli intelligenti pieni di dubbi."
Comunque, ho scoperto (via
Kottke) che c'è
un blog dedicato solo ai bias cognitivi. Credo che diventerà una delle mie letture fisse.