28 novembre 2006

Liste di libri


Ho partecipato al sondaggio della rivista Discover, che ha stilato una lista dei 25 migliori libri scientifici di tutti i tempi e ha chiesto di segnalare il migliore per arrivare alla classifica definitiva. (Se ne parla anche qui, con l'invito a segnalare altri libri).

Io ho scelto il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" di Galileo: non solo per la sua importanza nella nascita della scienza moderna, ma anche perché è un libro incredibilmente piacevole (i dialoghi tra Simplicio, Sagredo e Salvati sono un capolavoro di narrazione scientifica, che ha fatto scuola ed è stato imitato innumerevoli volte nel corso dei secoli). Scritto in un italiano meraviglioso, è uno dei più bei documenti di prosa del '600. (Galileo è anche l'unico scienziato italiano presente nella lista)

Ovviamente, mi piacciono molto anche altri libri della lista. Per esempio, "Cosmos" di Carl Sagan: probabilmente il miglior libro divulgativo sull'universo mai scritto (anche se ora comincia a mostrare la sua età). Sagan poteva parlare brillantemente di qualsiasi argomento, rendere incredibilmente affascinante il mestiere dello scienziato, e suscitare meraviglia su fatti apparentementi scontati. Sagan ha inventato quasi da zero il modo moderno di fare divulgazione ed è anche riuscito a scrivere un romanzo ("Contact") che parla di scienza, ha per protagonista un'astronoma ed è diventato un film di successo. (Come si sarà capito, adoro Sagan. Aver letto "Cosmos" da adolescente è stato uno dei motivi per cui ho deciso di studiare fisica. "Il mondo infestato dai demoni" è un altro suo libro meraviglioso: sul pensiero critico, sul ruolo della scienza nella società, capace di prendere le parti della razionalità contro l'oscurantismo senza diventare a sua volta intollerante e fondamentalista).

E poi, altri che nella lista non ci sono. Due che mi vengono in mente:
"La scimmia nuda", di Desmond Morris. L'uomo studiato come un primate. Divertentissimo;
"Armi, acciaio e malattie", di Jared Diamond. Perché le varie civiltà umane hanno seguito percorsi così diversi? Un libro che mette insieme l'antropologia, la geografia, la biologia, la storia, l'economia;

E infine, i freak: quei libri imperfetti che assomigliano a zibaldoni, probabilmente sfuggiti di mano agli autori, ma che sicuramente hanno lasciato il segno, tipo:
"Il principio antropico cosmologico", di John Barrow e Frank Tipler. Controverso, discutibilissimo, a tratti folle, ma assolutamente straripante di idee (non necessariamente giuste, ma stimolanti).
"Godel, Escher, Bach", di Douglas Hofstadter. Un tentativo abbastanza sconclusionato di mettere in piedi una teoria della coscienza a partire dal concetto di ricorsività. Il risultato è uno zibaldone di mille pagine ormai assolutamente datato e di cui non si capisce realmente il punto: però durante la lettura spesso ci si diverte e si imparano un sacco di cose.
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