12 marzo 2015

Su Encelado potrebbe esserci attività idrotermale


Secondo due studi appena pubblicati su Nature e su Geophysical Research Letters, ci sono forti evidenze che nell'oceano sotto la superficie ghiacciata della luna di Saturno Encelado sia in corso attività idrotermale. Le prove sono legate a due diverse osservazioni fatte dalla sonda Cassini: la presenza di microscopiche particelle di silicati nel sistema di Saturno, e di metano nelle piume di gas che fuoriescono dalle spaccature nel ghiaccio della crosta di Encelado. La migliore spiegazione dei due fenomeni, in base al confronto con quanto avviene sul nostro pianeta, è data dall'interazione di acqua molto calda con rocce e con acqua a temperature inferiori.

Per quanto ne sappiamo, sarebbe l'unico altro posto del sistema solare su cui accade una cosa del genere, a parte la Terra. Per dare un'idea della potenziale importanza: le sorgenti idrotermali sul fondo degli oceani terrestri sono ai primi posti della classifica dei luoghi più probabili dove potrebbe avere avuto origine la vita sul nostro pianeta. E oggi, sulla Terra, interi ecosistemi riescono a sopravvivere attorno a questi sfiatatoi caldi nelle profondità marine, in quasi totale isolamento dalla superficie e praticamente in assenza di luce solare. Insomma, allo stato attuale delle cose, Encelado diventerebbe il posto più importante del sistema solare su cui cercare altre forme di vita: ci sarebbero acqua liquida, una sorgente di energia (geotermica) e abbondanza di elementi chimici, ovvero i tre prerequisiti ritenuti indispensabili per la vita come la conosciamo.
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