21 maggio 2013

In cui si annunciano novità per l'autunno

Qualche giorno fa, sul Corriere, c'era questa intervista a Vittorio Bo, il presidente di Codice, che compie dieci anni. (Codice, non il presidente). A proposito, gli auguri glieli ho già fatti, ma glieli rifaccio pure qui: auguri. Comunque, dicevo, c'era questa intervista e, se l'avete letta, avrete forse notato che tra le righe c'era un annuncio. Sì, vabbe', c'era pure un refuso ma non è rilevante, si capiva lo stesso, credo. Insomma, siccome la cosa tra l'altro è stata presentata anche al Salone del Libro con un volantino su cui qualcuno di voi forse avrà messo le mani, e qualcuno ne ha anche già scritto un'anticipazione, forse è arrivato il momento che dica qualcosa pure io.

Come vedete, avevo seminato in giro qualche indizio.


Prima, però: ho pensato spesso a quanto sarebbe bello un film sulla cosmologia. Una storia corale, come si dice, con tanti attori (Edwin Hubble lo farei fare a Jeremy Irons, per dire), una specie di mystery o spy-story su come è stato scoperto il big bang, con una trama che si dipana lungo un arco di decenni. A un certo punto c'è pure un colpo di fucile. Guardate che verrebbe fuori un bel film, eh.

Vabbe', inutile illudersi, un film del genere non si farà mai. (Ma se qualche produttore la pensa diversamente sa dove trovarmi.) A me però sono sempre piaciuti i fumetti, e forse una delle ragioni è che somigliano un po' al cinema, un po' alla letteratura, e sono qualcosa di diverso da entrambi, e a volte migliore. E insomma, per farla breve, a un certo punto ho pensato di fare un fumetto. Sulla cosmologia. Allora sono andato da quei pazzi di Codice e gli ho detto: facciamo un fumetto sulla cosmologia (lo scrivo io, gli ho detto). Loro mi hanno guardato e, invece di farmi rinchiudere, mi hanno detto subito sì (sono pazzi, appunto). Dopo di che mi hanno nominato un tutore, nella persona di Luca Blengino (che è uno che di fumetti si intende parecchio), il quale doveva tra le altre cose sincerarsi che conoscessi la differenza tra un balloon e una mongolfiera (ho superato il test, pare: gli anni spesi a leggere Dylan Dog non sono trascorsi invano). Poi Luca ha cercato un disegnatore, pazzo anche lui, che accettasse di riprodurre in una vignetta l'interno della cupola dell'osservatorio di Mount Wilson o la stanza di Albert Einstein che fluttua nel vuoto, ma soprattutto disegnasse Hubble facendomi credere che fosse interpretato da Jeremy Irons. Be', lo abbiamo trovato, si chiama Rossano Piccioni ed è molto bravo.

E insomma, il risultato dovrebbe uscire in autunno. Cioè, esce in autunno, è sicuro, c'era scritto sul Corriere. È tutto vero. Si chiama Cosmicomic, e ci stiamo divertendo molto a farlo. Poi comunque ne riparliamo.
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