25 settembre 2010

La relatività a portata di mano

La testa invecchia più rapidamente dei piedi. Non è un motto popolare, e neanche la conclusione di una ricerca medica. È una conseguenza della relatività di Einstein, una manifestazione del fenomeno della dilatazione dei tempi in un campo gravitazionale. Ne avevamo parlato già parlato qui e qui. È un effetto ben dimostrato, di cui si tiene conto nella progettazione dei satelliti GPS.

Adesso, usando orologi ultra-precisi e tecniche sperimentali sofisticate, un gruppo di fisici è riuscito a misurare la dilatazione dei tempi con una precisione tale da notare il diverso scorrere del tempo a varie altezze in una stessa stanza, fino a una trentina di centimetri (!). Si tratta di differenze di tempo minuscole: a quelle separazioni, nel tempo di una vita di 80 anni si accumulerebbero una novantina di miliardesimi di secondo di scarto. Ma nonostante le ricadute nella vita quotidiana siano trascurabili, potrebbero essere interessanti per le applicazioni scientifiche, ad esempio per misurare micro-variazioni del campo gravitazionale terrestre.

E in ogni caso, saperlo, non vi fa sentire un po' strani?
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