22 giugno 2007

"Echo" del Big Bang

Stefan Scherer, del blog Backreaction, ha messo le mani su un numero di Scientific American dell'ottobre 1960 e ha scovato un reperto interessante. C'è questa pubblicità (cliccate sulla foto per ingrandirla):



Sono i Bell Telephone Laboratories che annunciano la prima telefonata fatta attraverso un satellite costruito dall'uomo. Il satellite si chiamava "Echo" e non era altro che una gigantesca sfera (30 metri di diametro) di plastica ricoperta di alluminio, in orbita a circa 1600 chilometri di quota. Il 12 agosto del 1960, un segnale inviato da Goldstone, in California, dopo aver rimbalzato sulla superficie di Echo, era stato ricevuto dai Bell Laboratories a Holmdel nel New Jersey, sulla costa opposta degli Stati Uniti. Il segnale, trasmesso nella banda delle microonde, era un messaggio preregistrato del Presidente Eisenhower. Era la prima dimostrazione della possibilità di comunicazioni radio su scala mondiale. Sentite qua:
"Immaginate di assistere in diretta TV a un matrimonio reale in Europa, o di telefonare a Singapore o Calcutta attraverso satelliti spaziali!. Un sogno fino a pochi anni fa, ora questa idea si è avvicinata di molto alla realtà."
E ancora:
"Il 'Progetto Echo' anticipa il giorno in cui numerosi satelliti creati dall'uomo potrebbero orbitare intorno alla Terra, agendo 24 ore su 24 come ripetitori per programmi TV e telefonate fra tutte le nazioni."
Ecco anche le pubblicità dei Jet Propulsion Laboratory, della RCA, e della Varian:







Un bell'esempio di retro-futuro, no? Ma c'è di molto meglio. Guardate più da vicino l'angolo in basso a destra della prima foto:



Questa è l'antenna di Holmdel che ricevette la voce di Eisenhower trasmessa dalla California. E qui si passa direttamente alla storia della scienza. Nel 1960 non potevano ancora saperlo, ma dopo soli 4 anni quella stessa antenna avrebbe ricevuto un segnale di gran lunga più importante (con tutto il rispetto per il vecchio Ike). Terminato ormai il progetto Echo, due giovani radioastronomi pensarono di usare quell'antenna per fare osservazioni radio della Galassia, ma si imbatterono per puro caso niente di meno che nella prova sperimentale del Big Bang: la radiazione cosmica di fondo. La storia la conoscerete già (e se non la conoscete sapete dove trovarla): finisce con i due (Arno Penzias e Robert Wilson) che nel 1978 vincono il Nobel, e fanno entrare la cosmologia nell'olimpo delle scienze esatte. Ma è emozionante poter vedere la cosa da un'altra prospettiva, mettendosi nei panni di chi ancora non sospetta niente di quanto sta per accadere: come riguardare un thriller di cui ormai si conosce il colpo di scena finale, insieme a qualcuno che lo vede per la prima volta.

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