3 novembre 2006

"C'è nessuno lì?"


La prossima settimana inizio a insegnare un po' di astrobiologia (l'indagine scientifica della possibilità di vita nell'universo) agli studenti della laurea specialistica in Scienze dell'Universo a Tor Vergata. E' già il terzo anno che tengo questo corso che, per quanto ne so, è uno dei pochi del genere in Italia. All'estero come al solito sono più avanti, ma da noi ogni tanto c'è ancora qualche collega che prova a fare lo spiritoso ("Cerchi gli omini verdi?", o roba del genere...).

Ovviamente, non c'è nessuna evidenza che la vita, anche nelle sue forme più semplici, si sia sviluppata al di fuori della Terra, ma ciò non toglie che porsi il problema in modo scientifico sia molto affascinante. Una delle cose che rende l'astrobiologia interessante, secondo me, è che essa è interdisciplinare per definizione: bisogna mettere insieme competenze che vengono dall'astrofisica, dalla biologia, dalla geologia, dalla planetologia, dalla chimica e così via. Ma questo rende anche il compito estremamente arduo. Peraltro, visto che le speranze concrete di successo in questo tipo di ricerca sono eccezionalmente basse, nessuno fa l'astrobiologo come primo lavoro: per quasi tutti è un interesse collaterale rispetto all'attività di ricerca principale.

Detto questo, il materiale a disposizione non manca. La rivista Astrobiology ha appena pubblicato una guida introduttiva all'astrobiologia scritta da esperti di vari campi, che fa il punto sulla situazione attuale in modo sintetico. Si può scaricare gratuitamente qui.
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